ITALIA – Marco Mengoni vince la 73esima edizione del Festival di Sanremo. Una serata lunga, lunghissima che si è conclusa alle 2,40 circa.
Lacrime agli occhi, il cantante tiene con orgoglio il suo premio, poi lo poggia e canta nuovamente.
Al quinto posto si classifica Tananai con Tango, al quarto Ultimo con Alba, al terzo Mr Rain con Supereroi e al secondo Lazza, con Cenere.
“Volevo dedicare questo premio a tutte le donne che hanno partecipato al Festival. Hanno portato dei pezzi meravigliosi su questo palco e le ringrazio tantissimo. Siamo arrivati 5 uomini in finale, ma la mia vittoria va a loro“. Queste le sue parole post vittoria.
Stile inconfondibile, voce, timbro, professionalità, ma anche educazione, allegria e gentilezza. Mengoni, esibizione dopo esibizione, conferma il suo primato in tutte le serate della kermesse musicale e trionfa. Su tutti.
C’è da riconoscere che le esecuzioni del suo brano “Due vite” sono state di livello nettamente superiore rispetto al resto, con un eccellente controllo delle emozioni che cedono soltanto a fine performance e la mano che trema sul microfono per l’evidente mix di sensazioni.
Standing ovation dopo standing ovation, il cantante è visibilmente coinvolto – ogni sera di più – e coinvolge, emoziona, conquista e prende i cuori di ognuno.
L’artista ha effettuato un importante lavoro su sé stesso e sulle sue doti artistiche, con un rispetto per il pubblico che è sulla bocca di tutti, ma nel comportamento di pochi.
Torna all’Ariston dopo 10 anni da “L’Essenziale” – che gli ha regalato la vittoria nel 2010 e 4 dischi di platino – e vince. Nuovamente.
Ma non è tutto: in poco tempo, scala tutte le classifiche: Spotify, Apple Music e YouTube.
Su ogni social network la sua canzone rimbomba, risuona ed è usatissima per Tik Tok, Reels, dediche e quant’altro.
Mengoni ha eseguito “Due vite” come potrebbe fare un super ospite, come se fosse stato semplicemente invitato al Festival per esibirsi e non per partecipare alla competizione. Proprio per la bravura evidente e innegabile.
Unica certezza di ogni classifica: la sua pole position.
Un’emozione che arriva dalla prima all’ultima nota. Il pubblico non può far altro che scattare in piedi lasciandosi andare in lunghissimi applausi.
Mengoni decide di portare un brano che parla di una storia intima, un viaggio personale ma anche un invito rivolto a chiunque: tutti dovrebbero imparare ad accettare ciò che la vita ci riserva, senza pensare a come sarebbe andata se si fosse agito diversamente.
Ogni ostacolo o situazione della vita che ci destabilizza, con annessi errori, ci aiuta a crescere, compresi i momenti di noia. Abbiamo da imparare da ogni cosa.
La canzone viaggia su due piani: ci sono dei riferimenti onirici, con immagini e figure legate all’inconscio e scene con dettagli realistici, autobiografici.
Una ballad che parla di rapporti, che commuove e insegna a vivere senza rimorsi.
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
E non conosco ancora bene il tuo deserto
Forse è in un posto del mio cuore
Dove il sole è sempre spento
Dove a volte ti perdo
Ma se voglio ti prendo
Siamo fermi in un tempo così
Con il cielo ad un passo da qui
Siamo i mostri e le fate
Dirti le cose che sento
Ma ho finito le scuse
E non ho più difese
Siamo un libro sul pavimento
E ci siamo fottuti ancora una notte
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse gli schiaffi gli sbagli che fai
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
A gridare un po’ di rabbia sopra un tetto
Che nessuno si sente così
Che nessuno li guarda più i film
I fiori nella tua camera
Siamo un libro sul pavimento
E ci siamo fottuti ancora una notte
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse e gli schiaffi gli sbagli che fai
Tanto lo so che tu non dormi
Spegni la luce anche se non ti va
Solo dal suono della voce
Al di là della follia che balla in tutte le cose
Due vite guarda che disordine
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite